Sono
questi solo alcuni dei numeri del Festival europeo del Gusto 2009,
appena concluso nella suggestiva cornice marina istriano-croata,
organizzato dall’Associazione
internazionale Borghi europei del Gusto,
assieme all’associazione Italia
del Gusto
ed al giornale online di cultura del territorio,
www.paesaggiritrovati.it,
salutato in apertura con un telegramma anche dal responsabile
Dipartimento Turismo e Natura, Silvano Vinceti, del Ministero del
Turismo italiano.
Già
il 3 dicembre gli organizzatori hanno potuto annunciare la
manifestazione sperimentando a tavola l’ospitalità della comunità
greca a Trieste presso l’Hotel/Ristorante Filoxenia ed in cantina a
Brda, nel Collio, quella slovena grazie all’assaggio di diverse
tipologie di vini, primo
fra tutti la nota Ribolla Gialla della zona.
Non si può dimenticare la graditissima accoglienza all’agriturismo
di livello Belica e la visita al piccolo e delizioso borgo di San
Martino. Il 4 dicembre, invece, è stato caratterizzato da
un’anteprima d’informazione a Muggia,
in provincia di Trieste,
presso la Trattoria la Risorta, dove la raffinatezza delle specialità
marinare preparate da Stefano Blasotti ha dato il benvenuto ai
consoli onorari di Francia e Olanda. A concludere l’apertura
ufficiale del Festival umaghese la cena di Gala, presso il Sol Coral,
a firma del ristorante Maruzza e a base della famosa sogliola
carsica.
E’
nei giorni 5, 6 e 7 dicembre, però, che si è entrati nel vivo del
Festival, in un percorso no stop di degustazioni, interviste in
diretta, tavole rotonde ed incontri con i produttori, dai più
piccoli come il birrificio artigianale al farro della Garfagnana La
Petrognola, in grado da solo di rappresentare una delle eccellenze
toscane, o come il forno a Crocetta del Montello, Treviso, di Sandro
Facchin uno dei pochi maestri fornai ancora in circolazione che si
rifiuta di fare il pane usando i semilavorati, ai più grandi come il
leader croato dei tartufi, Zigante, e Ticinowine, colosso nella
produzione vinicola non solo del Canon Ticino.
Assolutamente
da non dimenticare le serate del gusto trascorse in compagnia della
cucina delle Terre di Ciociaria e dei pregiati salumi e distillati
del consorzio emiliano-romagnolo Buone Bontà e La Dispensa del
Nonno.
Così come gli incontri guidati con le terre del Piave, i vari
oli e bottiglie istriane da cui è scaturito anche il 1° Borsino
d’Informazione a riguardo, i vini marchigiani delle terre del
Verdicchio, le specialità succulenti di Cervaro, a Frosinone, o di
San Canzian d’Isonzo e la Bisiacaria, i prosciutti di San Marino,
le grappe di Licio Maschio, l’asparago di Latisana, nel Basso
Friuli, l’olio molisano di Colletorto, la pizza STG (specialità
geografica tipica), l’associazione enogastronica sotto il
patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Cantine di Marca,
le esperienze sensoriali umbre dell’Alto Orvietano e quelle
piemontesi del Canavese, ed altro ancora. Importanti anche le
presenze, anche se solo rappresentative, dei borghi europei del gusto
di Ungheria, Andalusia, Romania e Malta, oltre alla presentazione
dell’Associazione Austria per l’Italia, una rete in grado di
coniugare le esigenze di ospitalità di questi due Paesi.
Non
da ultimo, vanno i ringraziamenti alle strutture ricettive dell’Hotel
Villa Rosetta e Villa Vilola a Salvore di Umago, all’agriturismo
San Mauro di Libero Sinkovic a Momiano di Buje, noto nella zona per i
suoi maiali da tartufo e al Ristorante da Sergio a Buje, famoso per i
suoi piatti a base di selvaggina. Strutture dislocate sul territorio,
diverse tra loro ma capaci di un’accoglienza davvero unica.
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